Una fermata Tilo per Genestrerio e Ligornetto

25.02.2019

Novant’anni fa, per circa due anni, Ligornetto e Genestrerio furono serviti da una fermata ferroviaria sulla linea di Valmorea che collegava il Mendrisiotto alla provincia di Varese. Oggi, i due quartieri della Mendrisio aggregata confinano con la linea Varese-Mendrisio senza che però nessun treno si fermi. Il Dipartimento del Territorio ha ipotizzato nelle scorse settimane la creazione di una nuova fermata a servizio del comparto Valera, un’idea valida se pensata in prossimità dei due quartieri che oggi contano complessivamente circa 3’000 abitanti e da realizzare al più presto. Nel Piano Direttore Cantonale, alla scheda M8, è ventilata infatti l’opzione di una nuova fermata in Campagna Adorna o tra i due quartieri. Un’ipotesi, quella della fermata Ligornetto-Genestrerio, emersa tra l’altro anche nei progetti di Piano Direttore Comunale commissionati dalla Città di Mendrisio. Oltre a Valera, che il DT propone con lungimiranza di dedicare all’agricoltura e allo svago – come le forze della sinistra, le associazioni ambientaliste, i contadini e una petizione con 6'850 firme richiedono da anni –, nella zona è presente il Parco del Laveggio con le sue bellezze naturalistiche e luoghi importanti dal punto di vista culturale come il Museo Vincenzo Vela e Casa Pessina. Attualmente gli abitanti di Ligornetto e Genestrerio sono serviti dalle 6 alle 20 da un autopostale ogni ora, con corse ogni mezz’ora nelle ore di punta. Una fermata ferroviaria migliorerebbe considerevolmente la situazione dei residenti. Innanzitutto, potenzierebbe il servizio in quantità, permettendo di usufruire dei mezzi pubblici con una cadenza maggiore e anche la sera fino a mezzanotte e mezza. Lo potenzierebbe però anche in qualità, in quanto sia Genestrerio sia Ligornetto sono fortemente interessate dal traffico interno – con due automobili ogni tre abitanti il Mendrisiotto è tra le regioni più motorizzate della Svizzera – e da quello transfrontaliero in direzione dei valichi di Bizzarrone, Clivio e Gaggiolo. Autopostali e veicoli privati rimangono quindi spesso malauguratamente imbottigliati nelle code, fatto che nuoce particolarmente a chi intende proseguire il suo tragitto con una coincidenza ferroviaria a Mendrisio. Un problema che una nuova stazione risolverebbe alla radice. In definitiva, si tratterebbe di aumentare la quantità e la qualità del trasporto pubblico in una regione del Ticino dove il traffico è causa di gravi problemi di viabilità e lede la qualità di vita. Non servirebbe una struttura faraonica e si potrebbe contare su una linea già esistente. Un passo concreto in favore della popolazione del distretto momò.
Articolo di Andrea Ghisletta apparso su La Regione