Il 29 maggio 2021, si è svolta una manifestazione contro lo sgombero del CSOA il Molino, in seguito alla quale è stato sgomberato e demolito l’ex Macello: come Gioventù Socialista condanniamo quanto accaduto la notte scorsa a Lugano.
La Gioventù Socialista Ticino condanna le azioni del Municipio di Lugano e denuncia numerose irregolarità commesse, come il fatto di non aver eseguito controlli preventivi allo scopo di evitare la diffusione di sostanze tossiche (gravissimo nel caso del Molino, dato che nelle vicinanze c’è una scuola elementare), passando per il non aver interpellato gli uffici comunali competenti, arrivando infine al dispiegamento eccessivo di forze di polizia, arrivate in rinforzo persino da fuori cantone.
Riteniamo essenziale uno spazio ricreativo e culturale autogestito da giovani, nel quale si condividono momenti piacevoli come il CSOA il Molino, e sottolineiamo la mancanza di luoghi di aggregazione per giovani in una città grande come Lugano, dove la priorità dell’esecutivo leghista sembra quella di guadagnare consensi sfruttando una situazione delicata come questa. I modi di agire dei e delle Molinari non fanno l’unanimità. Ribadiamo comunque il loro sacrosanto diritto di manifestare le loro idee e le loro convinzioni.
Il sindaco Borradori ha inizialmente dichiarato che lo sgombero e la demolizione degli spazi autogestiti non erano previsti, in seguito ha ammesso che l’operazione era pronta ed è bastata l’occupazione pacifica del palazzo Vanoni per farla scattare. Un tale dispiegamento della forza a scopi coercitivi è intollerabile.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai Molinari, schierandoci a favore di un’autogestione capace di regalare ai e alle giovani importanti esperienze di vita.