Comunicato stampa
Circa trenta compagni e compagne erano oggi presenti alla marcia organizzata dalla Gioventù Socialista Svizzera per manifestare contro la politica migratoria svizzera, le condizioni incresciose che i migranti sono costretti a sopportare e le pratiche discutibili applicate dalle guardie di confine e dalle forze di polizia ticinesi. L’azione si è svolta in modo del tutto pacifico e dimostra che non tutti credono alla visione presentata sul Mattino della Domenica, secondo cui tutti i migranti sono criminali che vengono in Svizzera unicamente per vivere a nostre spese e non sono effettivamente in fuga dalla guerra, dalla fame e dalle dittature sanguinarie nei loro paesi d’origine.
I presenti si sono inizialmente radunati a Como, dove Don Giusto ha ribadito che le frontiere devono adattarsi ai bisogni di tutte le persone. Anche se i migranti non sono più presenti nel parco di fronte alla stazione di Como S. Giovanni, sono ancora purtroppo ben presenti e senza tetto all’interno della città. Il corteo si è poi spostato al valico di confine, dove la presidente della Gioventù Socialista Svizzera Tamara Funiciello ha espresso il suo sdegno: “vogliamo mandare un segnale alla politica, siamo stufi [...], l’Europa deve ritrovare la sua umanità [...]”. Ha infine preso la parola il membro ticinese Franco Gabriele Bolckau, il quale ha parlato della propria esperienza con la complicata burocrazia degli uffici permessi.
Quando si parla di migrazione, tutti pensano alla Lega e all’UDC e alle loro proposte di chiudere le frontiere, aumentare i controlli e introdurre dei contingenti. Per anni la Sinistra ha lasciato campo libero alla destra permettendo così che essi avessero il monopolio sul tema, finendo oltretutto spesso per banalizzarlo. Più la destra ci attaccava dicendo che siamo “buonisti” e “spalancatori di frontiere”, più stavamo in silenzio per paura di perdere consensi. Come Sinistra non possiamo lasciare il tema al monopolio mediatico della destra, ma dobbiamo denunciare la xenofobia dilagante e mostrare una chiara alternativa socialista. La Svizzera ha bisogno di una politica migratoria umana, solidale ed efficace!
La Svizzera necessita di una politica che voglia aiutare queste persone, che si ricorda i motivi che li hanno spinti ad abbandonare la loro patria rischiando la vita per attraversare il Mediterraneo e che superi la dicotomia “noi e loro”. Troppo spesso dimentichiamo che i migranti non sono numeri, bensì figli e figlie, fratelli e sorelle, mariti e mogli di qualcuno. L'unica cosa che ci differenzia è che noi abbiamo avuto la fortuna di nascere nella ricca Svizzera.
Per questi motivi la Gioventù Socialista Ticino ha deciso di concentrarsi maggiormente sul tema migratorio nei mesi a venire, organizzando varie attività a proposito. Criticare non basta, bisogna agire per cambiare ciò che ci disturba!
15.07.2017