16.03.2016
di Andrea Ghisletta, candidato al Municipio e al Consiglio comunale di Mendrisio
Giovedì 21 gennaio 2016 si è svolto a Mendrisio il primo «Caffè Riparazione» in Ticino, frutto della collaborazione tra l’Associazione dei Consumatori e il dicastero delle Politiche sociali diretto dal socialista Giorgio Comi. Il concetto di base è semplice ma efficace: favorire l’incontro tra riparatori e detentori di oggetti con piccoli guasti. Tramite questa piattaforma, i cittadini hanno l’opportunità di far valutare gratuitamente il danno e di concordare con il riparatore le condizioni per l’aggiustamento. Ciò può valere – a dipendenza dal tema di giornata – per i beni più svariati: dagli elettrodomestici alle biciclette, dall’orologeria all’informatica.
Innanzitutto è importante sottolineare il fine sociale e tutt’altro che scontato dell’incontro: vengono stimolati il dialogo, lo scambio di competenza e l’aiuto reciproco all’interno della comunità, in primis tra differenti generazioni.
Una tale iniziativa è poi interessante poiché si oppone alla mentalità dello scarto, per la quale ogni oggetto guasto va per forza sostituito con uno nuovo. Questa visione va per la maggiore nelle politiche aziendali di molti grandi produttori, che hanno interesse ad aumentare gli articoli venduti riducendone la durata di vita. Ostacolare il processo di riparazione è una delle tante misure disponibili per attuare l’obsolescenza programmata. A ciò si aggiunge il fatto che oggi gran parte delle persone comuni non ha più la capacità di riparare i propri oggetti, per via dell’evoluzione della tecnologia e della perdita di abilità manuali in seguito all’estrema specializzazione del lavoro.
Tale mentalità è però fortemente anti-ecologica poiché aumenta i rifiuti e lo sfruttamento di materie prime. È inoltre profittevole solo per i produttori, che non si fanno carico delle proprie esternalità negative; i consumatori e la società vengono infatti investiti dalle ripetute spese d’acquisto, dai costi di smaltimento e dalle conseguenze dell’esaurimento delle risorse. E quest’ultime saranno in gran parte a carico delle generazioni future.
Se la città di Mendrisio può purtroppo fare poco sulle scelte imprevidenti di queste aziende, l’organizzazione di un tale evento, specialmente trattandosi di una prima in Ticino, è da elogiare sia nella sua concretezza che per il messaggio veicolato. Trovo importante che un tale appuntamento possa ripetersi a Mendrisio, magari con il coinvolgimento delle scuole comunali o professionali e con la speranza di poter fare altrettanta scuola nel resto del Cantone.