17.03.2020
La più grande tragedia avrà inizio quando i giovani non vorranno più cambiare il mondo, questo è quello che sostiene lo scrittore rumeno Vasile Ghica. Questa è solamente una delle tante citazioni che possiamo trovare sulla voglia di cambiare il corso delle cose che abbiamo noi giovani, una fascia della popolazione spesso trascurata dalla politica e soprattutto poco rappresentata all’interno delle istituzioni. Per questo motivo come obiettivo per la prossima legislatura bisognerebbe eleggere più giovani oltre che più donne.
Puntare su noi giovani, ne sono consapevole, rappresenta una sfida, ma sono convinto che nella politica odierna ci debba essere la necessità di lasciare un maggiore spazio per dare voce alla gioventù, la stessa gioventù che riempie le piazze protestando per la difesa del pianeta con quella voglia di cambiamento che ci scorre nelle vene.
Un grande pregio che possiamo vantare noi giovani è quello di essere fortemente legati ai nostri ideali, crediamo in un futuro migliore, il nostro futuro.
Chiediamo di poter far parte della realizzazione di esso portando sul tavolo non solo sogni e speranze ma anche la determinazione e le idee che scaturiscono dalle nostre giovani menti. Insieme possiamo costruire Comuni forti, aperti e solidali in cui nessuno rischi di essere emarginato.
Sono tanti i malcontenti tra i giovani che sempre più spesso si sentono abbandonati da un sistema politico che sembra non ascoltare, persino nella grande Lugano, città simbolo del cantone, essere giovani è sempre più difficile. Sono veramente tanti i temi che affliggono le fasce giovanili, dalla necessità di maggiori spazi di aggregazione all’istruzione, dagli affitti troppo alti al mondo del lavoro. E tutto questo porta inevitabilmente alla scelta di abbandonare la città in cui le prospettive di avere un futuro sembrano scarse, motivo per cui bisogna costruire un panorama migliore.
Vanno assolutamente sostenuti e aiutati senza indugi, con progetti e attività, anche tutti coloro che hanno delle difficoltà all'interno delle nostre città poiché anche se concentrati su grandi progetti non bisogna trascurare quella parte di popolazione più debole, come le persone nelle periferie, gli anziani abbandonati e tutti coloro che faticano a vivere in modo dignitoso e che spesso si tende a marginalizzare, un fenomeno che va combattuto con tutte le forze. Inclusione e solidarietà sono forti valori giovanili che vorremmo portare avanti pensando a tutta la popolazione.
Qualche giorno prima delle tanto attese elezioni compirò 18 anni, sono sicuramente tra i più giovani candidati, se non il più giovane tra le liste del Comune di Lugano e come tale vorrei rappresentare tutte le giovani e i giovani luganesi che cercano una voce all’interno delle istituzioni. Non ho chiaramente una grande esperienza ma per bilanciare porto una gran voglia di migliorare la città non solo a favore dei giovani ma soprattutto di tutte quante le fasce della popolazione, oltre a una grande determinazione e un vigoroso impegno. Credo in una Lugano migliore, più solidale, ecologista, aperta e in cui tutti si sentano inclusi, accettati, parte di questo ambizioso progetto, abbiamo tanto lavoro da fare per la nostra città: datemi la possibilità di rimboccarmi le maniche e iniziare a cambiare.
Puntare su noi giovani, ne sono consapevole, rappresenta una sfida, ma sono convinto che nella politica odierna ci debba essere la necessità di lasciare un maggiore spazio per dare voce alla gioventù, la stessa gioventù che riempie le piazze protestando per la difesa del pianeta con quella voglia di cambiamento che ci scorre nelle vene.
Un grande pregio che possiamo vantare noi giovani è quello di essere fortemente legati ai nostri ideali, crediamo in un futuro migliore, il nostro futuro.
Chiediamo di poter far parte della realizzazione di esso portando sul tavolo non solo sogni e speranze ma anche la determinazione e le idee che scaturiscono dalle nostre giovani menti. Insieme possiamo costruire Comuni forti, aperti e solidali in cui nessuno rischi di essere emarginato.
Sono tanti i malcontenti tra i giovani che sempre più spesso si sentono abbandonati da un sistema politico che sembra non ascoltare, persino nella grande Lugano, città simbolo del cantone, essere giovani è sempre più difficile. Sono veramente tanti i temi che affliggono le fasce giovanili, dalla necessità di maggiori spazi di aggregazione all’istruzione, dagli affitti troppo alti al mondo del lavoro. E tutto questo porta inevitabilmente alla scelta di abbandonare la città in cui le prospettive di avere un futuro sembrano scarse, motivo per cui bisogna costruire un panorama migliore.
Vanno assolutamente sostenuti e aiutati senza indugi, con progetti e attività, anche tutti coloro che hanno delle difficoltà all'interno delle nostre città poiché anche se concentrati su grandi progetti non bisogna trascurare quella parte di popolazione più debole, come le persone nelle periferie, gli anziani abbandonati e tutti coloro che faticano a vivere in modo dignitoso e che spesso si tende a marginalizzare, un fenomeno che va combattuto con tutte le forze. Inclusione e solidarietà sono forti valori giovanili che vorremmo portare avanti pensando a tutta la popolazione.
Qualche giorno prima delle tanto attese elezioni compirò 18 anni, sono sicuramente tra i più giovani candidati, se non il più giovane tra le liste del Comune di Lugano e come tale vorrei rappresentare tutte le giovani e i giovani luganesi che cercano una voce all’interno delle istituzioni. Non ho chiaramente una grande esperienza ma per bilanciare porto una gran voglia di migliorare la città non solo a favore dei giovani ma soprattutto di tutte quante le fasce della popolazione, oltre a una grande determinazione e un vigoroso impegno. Credo in una Lugano migliore, più solidale, ecologista, aperta e in cui tutti si sentano inclusi, accettati, parte di questo ambizioso progetto, abbiamo tanto lavoro da fare per la nostra città: datemi la possibilità di rimboccarmi le maniche e iniziare a cambiare.