Stato di diritto, proporzionalità nell’agire dello Stato, rispetto dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Concetti che stanno alla base di ogni società civile. Concetti che distinguono gli Stati democratici dai regimi totalitari. Concetti che però tuttavia vengono talvolta dimenticati e messi in secondo piano, alla stregua di ostacoli scomodi che vanno sormontati e sovvertiti. Anche il Festival del film di Locarno - kermesse di risalto mondiale e fregio del nostro cantone se non addirittura della Svizzera – parrebbe volersene dimenticare nei fatti, malgrado sia solito proiettare pellicole a tutela dei diritti dell’uomo ergendosi a protettore incondizionato degli stessi.
Questa sera verso le ore 20, alcuni nostri attivisti erano in procinto di raccogliere delle firme per una petizione della Gioventù Socialista Svizzera che chiede maggiori diritti e tutele a favore degli apprendisti. Insomma, stavano esercitando i propri diritti civici costituzionalmente garantiti per un buon fine, e rigorosamente su suolo pubblico.
Ebbene... Parrebbe che tali valori fondamentali di uno stato di diritto non risultino importanti per la direzione del nostro festival, fiore all’occhiello della città. Infatti i nostri militanti sono stati espulsi in malo modo dall’area circostante piazza Grande.
Già tale fatto di per sé sarebbe fortemente discutibile, ma quanto più ci inquieta sono i metodi autoritari utilizzati dagli addetti alla sicurezza: dopo aver gentilmente ribadito la legittimità delle loro azioni sono stati aggrediti verbalmente e senza ottenere alcuna risposta alle loro domande giustificate. Come se non bastasse si sono aggiunte anche delle intimidazioni fisiche (come dimostrato dalla foto allegata), ancor più acuitesi dopo che uno di loro si è giustamente preoccupato di documentare fotograficamente quanto stava accadendo.
Invitiamo quindi il festival a mettere in pratica quei valori dei quali ogni anno si fanno paladini!
12.08.2015