Il 9 febbraio voteremo su una interessante iniziativa delle giovani verdi, che mira a riformulare l’economia svizzera intorno ai limiti planetari
Le temperature medie del paese sono aumentate sensibilmente negli ultimi decenni, causando problemi di salute alla popolazione, così come ai nostri boschi. Il 27 maggio, la Svizzera aveva già consumato le risorse naturali rinnovabili che il pianeta è in grado di rigenerare entro un anno. Metà degli habitat e un terzo delle specie della biodiversità svizzere sono minacciate. È notizia di questo mese che l’UFAM abbia riscontrato presenza di PFAS, potenzialmente tossici e non filtrabili, in tutte le acque svizzere. Il pianeta, casa nostra, non se la passa bene. Da questa premessa è chiara l’importanza di questa iniziativa.
Cosa sono i limiti planetari?
Con le parole di Katherine Richardson dell'Università di Copenaghen, «Possiamo pensare alla Terra come a un corpo umano e ai limiti planetari come alla pressione sanguigna. Oltre 120/80 non indica un certo attacco cardiaco ma aumenta il rischio e noi lavoriamo per ridurre la pressione sanguigna.»
Di nove limiti planetari già sei sono stati superati, uscendo dalle soglie di sicurezza entro cui l’essere umano ha vissuto e prosperato sin da quando popola questo pianeta.
Si tratta dei limiti legati al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, all’integrità della biosfera, alla contaminazione dell’ambiente con inquinanti sintetici come plastiche e PFAS, all’alterazione di cicli dell’azoto, del fosforo e dell’acqua.
L’iniziativa
La proposta delle Giovani Verdi è radicale quanto lo richiede la situazione: iscrivendo nella costituzione il rispetto dei limiti planetari, nei dieci anni seguenti l’approvazione dell’iniziativa, l’economia svizzera dovrà riconfigurare la propria produzione e importazione, mettendo al centro del villaggio la sostenibilità e l’ambiente anziché il profitto fine a sé stesso.
Per raggiungere questo scopo, i limiti planetari sono un modo efficace e scientifico su cui strutturare leggi e tetti massimi.
Perché votare sì
Le crisi ambientali sono vere e proprie emergenze, che stanno aumentando le disuguaglianze sociali e alienando sempre più persone, che stanno perdendo la speranza nel futuro.
Ma a riprova che un’inversione di marcia è possibile, l’unico limite planetario non minacciato è quello legato all’ozono atmosferico, la cui integrità nel recente passato è stata seriamente messa a rischio. Ma il buco nell'ozono, grazie ad una risposta seria e nuove regolamentazioni, si sta riducendo, quindi bando ai fatalismi!
Col successo dell’iniziativa, la Svizzera porrebbe le basi per un’economia più sostenibile, equa e resiliente, assicurandoci che essa possa funzionare sul lungo termine senza esaurire le risorse necessarie al suo funzionamento.
Per questi motivi vi invitiamo a votare SÌ all’iniziativa.
Articolo apparso su ps.ch di gennaio 2025