La parità di genere in Svizzera nel 2022 viene data per scontata dalla maggioranza borghese come si è visto con la recente riforma AVS21. Tutta una serie di disuguaglianze che le donne* subiscono quotidianamente nel silenzio patriarcale che permea la nostra società come i salari inferiori mediamente del 19%, le pensioni più basse o il lavoro di cura non retribuito svolto gran parte delle volte dalle donne*, sono state ignorate. Anche la medicina si basa su stereotipi di genere ed è fatta a misura di uomo maschio. Le differenze fisiche tra corpo femminile e corpo maschile sono ignorate, mettendo a grave rischio la salute delle donne*. Un esempio che rimarca molto bene queste disparità è il fenomeno della “period poverty” ovvero l 'impossibilità economica di potersi garantire una salute adeguata attraverso ad esempio l’acquisto di medicine e prodotti igienici di qualità. Il costo dei prodotti igienici in Svizzera rimane alto nonostante il recente abbassamento dell’IVA, soprattutto per donne* giovani o provenienti da una fascia della popolazione meno abbiente. Per questo motivo molte donne* decidono di far uso di metodi alternativi mettendo a rischio la propria salute. I costi sono ancora più insostenibili per quanto riguarda la pillola anticoncezionale, la quale è fondamentale per evitare gravidanze indesiderate e l'alleviamento di numerose patologie. Chiediamo inoltre che i costi delle visite ginecologiche annuali siano coperti completamente dalle assicurazioni, ciò per garantire l’accesso a cure di base a tutte le donne*.
Per quanto riguarda la salute sessuale chiediamo la messa a disposizione gratuita di tutti i metodi contraccettivi, ormonali e non.
La GISO rivendica quindi una messa a disposizione gratuita dei prodotti igienici, dei metodi contraccettivi e delle visite ginecologiche, la quale rappresenterebbe un importante passo avanti per la salute sessuale e riproduttiva delle donne*, salute che vogliamo paritaria e ugualmente accessibile a tutt*.
Penelope Scacchi e Laura Guscetti, GISO Ticino