Come riportato recentemente dai giornali online, l’ascesa dell’estrema destra si verifica anche all’interno del nostro paese. Un dato preoccupante che merita attenzione e necessita una riflessione sul tema del razzismo in Svizzera.
In particolare, nel nostro paese, si sta affermando un gruppo di estrema destra neonazista: la Junge Tat, etichettato da alcuni esperti come pericoloso e minaccioso per la democrazia.
Notizie come queste ci ricordano l’importanza di difendere con forza i diritti umani e i valori democratici, antirazzisti e di inclusività. Valori per i quali dobbiamo impegnarci a lottare dentro e
fuori dalle istituzioni.
La crescita di movimenti come quello sopracitato indica una approccio lacunoso sul tema del razzismo da parte delle nostre istituzioni. La rotta è da cambiare: rafforzando la lotta alle
discriminazioni e riconoscendo i diritti civici alle persone straniere residenti attraverso la facilitazione dell’acquisizione della nazionalità. Infatti un paese che ha un quarto della popolazione
straniera e che ha costruito parte della sua richezza sulla manodopera di migranti deve permettere a chi risiede al suo interno di poter partecipare attivamente alla sua vita pubblica e politica.
Attualmente il processo di acquisizione della nazionalità è reso difficoltoso dai costi e dalle tempistiche dovute alla burocrazia e al grande triage che avviene nelle sue varie tappe. I diritti umani sono valori trasversali e siamo chiamati tutte e tutti a difenderli all’interno della società e della politica affinché siano affermati con una convinzione sempre maggiore.
La Gioventù Socialista si schiera senza esitazione a favore della tutela di tutti i diritti culturali, sociali ed economici senza distinzioni di alcun tipo.
Daniele Alves Barreiro, Comitato GISO e Direzione PS Lugano