È ora di cambiare politica climatica: la GISO Svizzera presenta l’Iniziativa per il Futuro

17.08.2022 - Aida Demaria

Comunicato stampa del 17.08.2022

Nel Letto prosciugato del fiume Emme, la GISO Svizzera e i suoi alleati lanciano l’"Iniziativa per il Futuro". L'iniziativa federale chiede una protezione del clima completa e socialmente equa, finanziata con una tassa di successione sulle eredità elevate. L'ondata di caldo record di questa estate dimostra l'urgenza di una politica climatica diversa.

La GISO Svizzera ha lanciato questa mattina la sua nuova iniziativa federale sul clima con una conferenza stampa nel letto prosciugato del fiume Emme. Oltre al presidente della GISO Svizzera Nicola Siegrist, al vicepresidente Thomas Bruchez e alla ticinese Aida Demaria, erano presenti sul posto la scienziata del clima e coautrice dell'IPCC Julia Steinberger (UNIL), nonché Cédric Wermuth, copresidente del PS Svizzera e Julia Küng, vicepresidente dei Verdi svizzeri e copresidente dei Giovani Verdi. Con la sua "Iniziativa per il Futuro", la GISO chiede una politica climatica diversa, basata su misure socialmente eque contro la crisi climatica e finanziate tassando i profittatori dell'attuale sistema economico distruttivo. Il presidente della GISO Nicola Siegrist ha affermato "La politica climatica borghese è chiaramente fallita. Oggi lanciamo una politica climatica diversa, in cui i veri profittatori devono pagare invece dell'intera popolazione”.

L'iniziativa

L'iniziativa propone una trasformazione ecologica dell'economia nel suo complesso. Ciò significa, ad esempio, una maggiore attenzione ai settori professionali a basse emissioni, come le professioni infermieristiche, l'edilizia sociale ed ecologica, o anche alla massiccia espansione delle energie rinnovabili locali, finanziate pubblicamente. "Vogliamo una politica climatica sociale: ciò significa misure che consentano a tutti di lavorare, abitare e vivere in modo ecologico. Ciò richiede una ristrutturazione dell'intera economia!".

La Gioventù Socialista vuole finanziare queste misure tramite un'imposta di successione e sulle donazioni del 50% per gli importi che superano i 50 milioni di franchi. In questo modo, i profittatori del sistema economico, che hanno causato in larga misura la crisi climatica, si assumeranno le proprie responsabilità. Con questa iniziativa, la GISO vuole anche garantire che la popolazione non debba assumersi i costi della crisi climatica.

La crisi climatica si fa sentire

La conferenza stampa si terrà in un luogo particolare. Già nel giugno di quest'anno, il fiume Emme si è prosciugato superficialmente, con un anticipo significativo rispetto alle previsioni. Si tratta di un simbolo delle ondate di calore di quest'anno, che hanno anche causato incendi boschivi su larga scala in tutta Europa. La popolazione si è resa conto che la crisi climatica si sta facendo sentire anche in Svizzera, mentre la politica borghese continua ad aggrapparsi a concetti fallimentari. L'iniziativa arriva quindi al momento giusto. Aida Demaria della GISO Ticino riassume così il concetto: "Nel 2050 avrò 48 anni. La crisi climatica mi accompagnerà per tutta la vita ed è urgente affrontare il problema con una nuova prospettiva. Il futuro è ora e dobbiamo iniziare oggi".

Azioni di lancio:

In tutta la Svizzera sono state organizzate delle azioni di lancio dell’Iniziativa per il Futuro. Il messaggio era uno: la crisi climatica è urgente e il 99% non deve pagare per i profitti dei super-ricchi che sfruttano in modo irreparabile le risorse della terra.

Anche in Ticino, la GISO Ticino si è attivata per la giornata di lancio. Uno striscione di 20 metri è stato portato ed esposto sul ghiacciaio del Basodino per rivendicare “il nostro futuro, non i loro profitti”. Con l’attuale politica climatica, la responsabilità del finanziamento ricade sempre sulle spalle del 99%, mentre i reali responsabili continuano a compromettere le basi della nostra vita per ottenere i loro profitti. Il luogo dell’azione non era casuale, il ghiacciaio del Basodino sempre di più si sta sciogliendo, come del resto tutti gli altri ghiacciai svizzeri. È l’evidenza che la crisi climatica è reale e urgente: se non agiamo adesso non avremo più un futuro. Il nostro futuro dipenderà dalle decisioni che prendiamo oggi

Altre citazioni dalla conferenza stampa:

Nicola Siegrist, Presidente GISO Svizzera: “In questo modo prenderemo i soldi da coloro che hanno tratto i maggiori profitti da questo sistema economico distruttivo, ovvero il capitalismo. Negli ultimi anni i patrimoni dei super-ricchi sono aumentati tanto quanto la temperatura sul termometro.

Julia Steinberger, Scienziata e ricercatrice del clima, Università di Losanna: “segue”

Thomas Bruchez, vicepresidente della GISO Svizzera: “Dopo decenni di “mezze misure e false promesse”, per riprendere le parole del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, dobbiamo fare i conti con i fatti: la politica climatica attuale non solo è poco equa, ma è anche incapace di combattere efficacemente la crisi climatica.”

Cédric Wermuth, copresidente del PS Svizzera: "La crisi climatica deve essere affrontata in modo solidale: l'Iniziativa per il Futuro mette al centro la giustizia climatica e chiede una politica climatica sociale".

Julia Küng, copresidente dei Giovani Verdi svizzeri, e Vicepresidente dei Verdi svizzeri: "La protezione del clima è un compito della società nel suo insieme. Ciò significa che nessuno dovrebbe più andare in giro con jet privati, ma che tutti dovrebbero avere a disposizione piste ciclabili sicure e trasporti pubblici a prezzi accessibili. È inammissibile che ci siano enormi ville vuote con giardini perfettamente irrigati nel bel mezzo della siccità. Al contrario, dobbiamo coltivare forme abitative comuni e neutre dal punto di vista ambientale."

Aida Demaria, membro di comitato GISO Ticino e attivista per il clima: "I super-ricchi, con la loro corsa al profitto, stanno mettendo a rischio i nostri mezzi di sussistenza e il nostro futuro, accumulando capitali enormi. Perciò è giusto che sia messa in atto un'imposizione fiscale, garantendo che questi profitti vengano utilizzati per finanziare una politica climatica sociale."