Articolo di Timoteo Lucchini, GISO
Il 15 Maggio si andrà a votare sull’accettazione del finanziamento della Svizzera a Frontex, un organo dell’Unione Europea che si occupa di sorvegliare i confini esterni dell’UE.
Questo organo è conosciuto per aver violato molteplici volte i diritti umani, per esempio nel 2021 quando fu svolta un’inchiesta antifrode da parte di eurodeputati. O ancora quando il giornale francese Le Monde svolse un’indagine rivelando che Frontex in certi casi incitò i responsabili dei salvataggi di migranti nel mediterraneo a rimpatriarli in Libia. Un altro caso svelato è quello del rimpatrio illegale di 130 Maliani da parte dell’agenzia e del ministero dell’interno spagnolo dalla Spagna. Di esempi come questi ce ne sono una lunga lista (basta ricercare su un qualunque sito di informazione la parola "Frontex” per venirne a conoscenza) e ciò mette ancora più in evidenza la violenza di questo organo.
Teoricamente una delle missioni di questo ente è permettere la sicurezza dei migranti e delle migranti, che arrivano sul territorio dell’Unione Europea. Ma purtroppo invece i naufragi nel mediterraneo sono ancora molto presenti nella realtà migratoria malgrado Frontex sia ben equipaggiato e ben finanziato.
Nonostante queste lacune la nostra nazione continua a finanziare questa agenzia basata sulla violenza. Ciò è un segnale molto forte sulla politica del governo in merito ai diritti umani, ma si può ancora rimediare: votate NO a questo decreto per mandare un messaggio chiaro all’unione europea: la Svizzera non sostiene questo genere di azioni e bisogna agire concretamente per contrastarle!