A causa di alcune multinazionali con sede in Svizzera, molti villaggi e persone del “sud” del mondo subiscono sfruttamento e ingiustizie! Ad esempio Glencore, una multinazionale con sede nel Canton Zugo, controlla una miniera in Perù che ha contaminato l’aria, il suolo e l’acqua, diminuendo così l’aspettativa di vita degli abitanti del luogo. Questa situazione contribuisce all’aumento della mortalità infantile; 2000 bambini di questa località presentano un’intossicazione a causa dell’elevata concentrazione di metalli pesanti che vengono emessi dalla miniera nell’ecosistema peruviano.
Chi è Glencore per influire sulla vita e sulla sanità degli abitanti peruviani? Che diritto ha di mettere in pericolo vite altrui? Come può infrangere la legge senza subirne le conseguenze?
Questo è purtroppo solo un esempio tra tanti dell’agire senza scrupoli di Glencore. Nel dicembre del 2018 degli addetti della multinazionale hanno attaccato delle contadine indigene con delle pietre senza alcun motivo. Sempre nel 2018 sono stati feriti e minacciati membri di una comunità peruviana che la multinazionale svizzera voleva scacciare dalle loro abitazioni.
Come mai Glencore può attentare alla vita delle persone senza avere conseguenze? Come può permettersi di allontanare i peruviani dalle loro abitazioni e dai loro averi? Perché nessuno fino a poco tempo fa ha mai cercato di perseguire Glencore e di risolvere questi problemi?
Continuando a chiudere gli occhi davanti a simili notizie, che macchiano l’aspetto esteriore di perfezione per quanto riguarda i diritti umani del nostro paese, siamo anche noi complici. È giunto il momento di dire basta e chiamare Glencore e altre multinazionali alla loro responsabilità nei confronti dell’ambiente e dei diritti umani. È quanto chiede l’iniziativa sulle multinazionali responsabili.
Non possiamo più accettare che ci siano multinazionali che continuano ad aggravare le situazioni, già precarie, dei paesi in via di sviluppo, distruggendone l’ecosistema e calpestando i diritti umani. Queste multinazionali sono anche responsabili di molte catastrofi climatiche ovunque nel mondo e contribuiscono ad accrescere ancora più le disparità nel mondo, tra ricchi e poveri, tra il “nord” e il “sud” del mondo. L’iniziativa permette di contrastare queste evoluzioni e combattere lo sfruttamento delle popolazioni. Per chi, come me, non vuole vivere in un mondo basato sulla disparità, nel quale i profitti sono anteposti all’ambiente, alle culture indigene, alla socialità e ai diritti umani, la scelta è ovvia: il 29 novembre vota sì all’iniziativa per le multinazionali responsabili!
Laura Guscetti, membro comitato GISO Ticino