Articolo apparso su LaRegione il 25.09.2019.
Tutti sentono il grido di allarme lanciato dalle manifestazioni per il clima. Tutti riconoscono che le rivendicazioni delle donne vanno ascoltate. Tutti sanno che il lavoro, il salario e il potere d’acquisto sono a rischio e che i costi per la salute sono eccessivi. Molti intuiscono che la democrazia stessa è in pericolo. I giovani sono consapevoli delle difficoltà in cui versano le famiglie e sono giustamente preoccupati per il futuro. Sanno che bisogna darsi da fare per “cambiare ciò che li disturba” e hanno capito che ci sono momenti in cui bisogna “metterci la faccia”.
A 18 anni frequento persone impegnate per gli altri con razionalità e passione, con il solo obiettivo di migliorare la vita di tutte e di tutti. Chi deve affrontare la fatica quotidiana e l’incertezza del futuro lo merita e ha il diritto di esigerlo. Sostenere una sinistra solidale, umana e ambientalista è semplicemente questo. La gente lo sa e, a volte senza ammetterlo, idealmente condivide. È necessario però che non si contraddica e non tradisca con il voto chi storicamente ha combattuto per le conquiste sociali del nostro Paese e sostenga chi davvero sta dalla sua parte.
Ogni singolo posto di lavoro va difeso con tutti i mezzi e con tutte le forze, perché lì vi sono famiglie che vivono e perché la difesa della dignità del lavoro dice chi siamo! La vera sicurezza sta nella valorizzazione della persona: occupazione, istruzione e socialità.
La crisi climatica provocherà calamità e carestie, con inevitabili e drammatiche migrazioni. Cambieremo i nostri comportamenti irresponsabili, così come il nostro modo di consumare e produrre. I prevedibili sacrifici individuali e collettivi dovranno però essere compensati, nelle zone urbane come in quelle periferiche e di montagna, da una migliore redistribuzione della ricchezza e da uno Stato sociale potenziato, altrimenti saranno sempre i soliti a dover pagare: senza un’azione politica collettiva e responsabile non si otterrà alcun risultato.
I diritti umani sono sempre più spesso disattesi e la politica di destra fa di tutto per delegittimarne i principi fondamentali, alimentando o tollerando disuguaglianze, emarginazione e violenza, così come gravissime derive autoritarie e razziste. Nelle regioni più arretrate la situazione è drammatica, mentre nelle nazioni più ricche le ingiustizie aumentano, la socialità è a rischio e la democrazia è sotto attacco. Campagne ingannevoli, anche da noi, utilizzano indiscriminatamente gli stranieri come pretesto per ottenere le maggioranze sufficienti per ridurre le conquiste sociali degli stessi svizzeri, favorendo i privilegi e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.
Ecco perché non è inutile candidarsi e votare! Il lavoro ci dà il pane, regge la società ed è cultura; l’ambiente e il clima ci danno la vita; i diritti la libertà. Proviamo a costruire insieme un nuovo progetto solidale, plurale, umano e civile. Possiamo farlo e si farà!
Yannick Demaria