Per la Gioventù Socialista, presente con una lista propria alla tornata elettorale tenutasi questa domenica, è tempo di bilanci.
Il primo dato su cui vale la pena riflettere è quello riguardante la partecipazione al voto: notiamo subito che rispetto al 2011, il numero di cittadini che si è recato alle urne è calato in modo significativo. Questa nuova crescita dell’assenteismo – in controtendenza con quanto avvenuto quattro anni fa – ci preoccupa: il parlamento non può rappresentare il popolo se soltanto la metà di esso lo legittima con il voto! Urgono riflessioni serie e misure tempestive: la politica non deve rimanere nelle mani di pochi ed è suo compito trovare il modo direcuperare fiducia e contatto con chi ha scelto di rimanere a casa.
Dando uno sguardo ai risultati scaturiti dalle urne è palese il forte spostamento a destra in Svizzera, al quale il Ticino non fa purtroppo eccezione. Tale spostamento è decisivo poiché consegna la maggioranza in Consiglio Nazionale al gruppo UDC e al PLR. Nella prossima legislatura l’equilibrio politico sarà dunque completamente mutato su numerosi temi fondamentali: potrà essere messa in dubbio la svolta energetica 2050, lo spettro dei tagli sulle rendite AVS sarà via via più consistente, l’età pensionabile verrà molto probabilmente aumentata, non si giungerà a nessuna conclusione per il continuo aumento dei premi cassa malati e via dicendo. Compito della sinistra e della Gioventù Socialista sarà quindi quello di vigilare sulle decisioni prese in questi dossier, e di opporsi chiaramente, anche con l’utilizzo del referendum, qualora venissero prese decisioni a scapito degli strati più deboli della popolazione e dell’ambiente.
Guardando più da vicino il risultato ottenuto dalla nostra lista, possiamo dirci solo parzialmente soddisfatti. La percentuale ottenuta dal partito a livello cantonale si è attestata allo 0.68%. Questo dato è però difficilmente valutabile per mancanza di precedenti, dal momento che la GISO è stata rifondata da solo un anno. Se da un lato siamo chiaramente insoddisfatti per il fatto che il nostro apporto non sia stato sufficiente a riconsegnare un secondo seggio alla sinistra, è però confortante il risultato ottenuto nel Bellinzonese, dove la GISO ha concentrato molti dei suoi sforzi. In molti comuni della regione la percentuale ottenuta ha superato la soglia dell’1%, culminando proprio nella capitale, dove il risultato è stato dell’1.93%. Questo ci fa ben sperare per il futuro, poiché è dimostrazione di quanto il proprio impegno e il contatto con i cittadini possa essere pagante.
Con la speranza di riuscire ad espandere il nostro operato anche al resto del Ticino e a contribuire alla rinascita di un fonte progressista forte e unito, poniamo i nostri ringraziamenti a chi ci ha sostenuto e auguriamo alla rieletta Marina Carobbio altri quattro anni di lotta in difesa del lavoro, della solidarietà e dell’ambiente!
La Gioventù Socialista, dal canto suo, continuerà a portare avanti una politica vicino ai cittadini e lo farà non badando eccessivamente al riscontro delle urne, ma cercando di rispondere alle sempre più preoccupate domande della popolazione, attraverso un lavoro politico duraturo negli anni! A queste elezioni nazionali la Gioventù Socialista è stata una novità, in futuro diverrà una certezza per tutte le ticinesi e per tutti i ticinesi!
21.10.2015