Il 30 ottobre 2022 la nostra Costituzione è stata modificata con l’inserimento di un nuovo articolo, il 13a, che sancisce il diritto all’inclusione sociale delle persone con disabilità e lo pone come obiettivo per Cantone e comuni. L’affermare dei principi non è però, di per sé, garanzia di attuazione. Dobbiamo mobilitarci per aiutare la politica a mantenere il focus sul tema. In particolare, le persone con disabilità devono considerarsi ed essere considerate come un valore aggiunto. Portando un punto di vista differente, arricchiscono il dibattito e orientano la politica verso soluzioni capaci di tenere in considerazione la pluralità che caratterizza la nostra società.
Nasce da qui la mia decisione di candidarmi, nella lista socialista, per il Gran Consiglio, con una campagna individuale che pone al centro la lotta all’abilismo, quale forma di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità, e la promozione dell’accessibilità, intesa come mezzo per realizzare l’inclusione. Una società, in cui gli edifici, gli spazi, i prodotti e i servizi sono accessibili, consente a tutte le persone, anche a quelle con disabilità, di accedere a una reale partecipazione alla vita sociale e politica, realizzando così il nuovo ideale costituzionale.
Un coinvolgimento sempre maggiore delle persone con disabilità nella sfera pubblica, e lo sviluppo di una cultura inclusiva, da promuovere attraverso una capillare campagna di sensibilizzazione della società civile al tema, è condizione necessaria al passaggio dal principio costituzionale alla sua traduzione legislativa e operativa. Si creano così le premesse affinché finalmente si giunga a rivisitare il nostro quadro legale in materia, armonizzandolo con la Convenzione, delle Nazioni Unite, sui diritti delle persone con disabilità, che la Svizzera ha sottoscritto fin dal 2014.
Si creano così le condizioni per dar vita, attraverso la predisposizione di adeguati strumenti istituzionali, a pratiche inclusive, che avvantaggino, nel quotidiano, la vita della società tutta. Promuovere l’accessibilità non significa infatti schierarsi unicamente con un gruppo di interesse che lotta per i suoi diritti, ma anche, e forse soprattutto, affrontare questioni essenziali che interessano tutta la comunità: edilizia, sanità, formazione, lavoro, cultura, pari opportunità. Un mondo accessibile fa bene a tutta la società, non solo alle persone con disabilità.
Marco Altomare, candidato GISO al Gran Consiglio
14.02.2023
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