I mezzi pubblici sono un servizio importante per i giovani e per la popolazione intera. Allo stato attuale essi non sono sufficientemente accessibili, da un punto di vista sia finanziario che legato alla capillarità. Inoltre, negli ultimi anni il servizio è peggiorato e i prezzi si sono alzati. La GISO rivendica, perciò, la gratuità dei mezzi pubblici, la rinazionalizzazione completa dei mezzi di trasporto e una svolta verso la mobilità sostenibile.
Il settore dei trasporti in Svizzera è responsabile di gran parte delle emissioni interne di CO2, buona parte dovute alle auto. Inoltre, è causa di inquinamento acustico e di polveri fini, le quali, com’è lampante nel Mendrisiotto, sono un grave problema per la salute pubblica. Nel 2018, quasi 16 milioni di tonnellate di CO2 sono state emesse dai carburanti, di cui quasi tre quarti dalle autovetture, che in media hanno un tasso di occupazione di 1,56 persone. Al momento l’alternativa al traffico motorizzato individuale non è ancora sufficientemente attrattiva per garantire una valida alternativa e attuare una svolta verso la mobilità sostenibile. Negli ultimi anni i prezzi sono aumentati, diventando una parte significativa, se non inaccessibile, del budget di studenti e studentesse, apprendist* e famiglie. Inoltre, nelle zone periferiche l’offerta è scarsa, perché non redditizia. Un altro grave problema sono i treni serali per la Svizzera Interna, i quali, a causa del grande numero di giovani student* e lavoratori e lavoratrici Oltralpe, sono sovraccaricati. La conseguenza è molto spesso un viaggio scomodo, o addirittura in piedi. Questo scenario si osserva inoltre in molte situazioni durante gli orari di punta. Infine, di sera e di notte il servizio è molto limitato, incentivando così i e le giovani a usare l’auto, nonostante i rischi a riguardo. Anche riguardo l’accessibilità a persone con disabilità la situazione è problematica. Tuttora, infatti, molte stazioni e bus non sono accessibili a persone in carrozzella.
Per poter affrontare questi problemi rivendichiamo mezzi di trasporto pubblici gratuiti. Questa misura unirebbe il problema ambientale a quello delle disuguaglianze, che sono sempre in aumento. Inoltre, permetterebbe una migliore integrazione delle zone periferiche e un accesso più facile alle scuole e al lavoro. Permetterebbe poi una migliore integrazione sociale di alcune categorie di persone, in particolare gli anziani. Il finanziamento di questa misura è accessibile, dato che una parte verrebbe oltretutto compensata dai minori incidenti stradali e dai minori problemi legati all’inquinamento. Proponiamo comunque che venga finanziato tramite una tassazione equa dei redditi da capitale e una tassazione sulle eredità.
Per poter affrontare le sfide dettate da un lato dal problema climatico e dall’altro da quello sociale, è necessario il controllo democratico di questi mezzi di trasporto, in modo da liberare il trasporto pubblico da mani private e orientate al profitto. Solo così si potrebbe offrire un servizio davvero accessibile a tutt* e che non dipenda dalla proficuità. Dato che le FFS sono il più grande datore di lavoro del paese, sarebbe anche un passo verso un'economia più democratica, in cui i lavoratori hanno voce in capitolo nelle attività aziendali.
La mobilità non dev’essere un lusso, ma un diritto!
23.03.2023