Comunicato stampa 12. 02. 2023
La politica ticinese giustifica le insostenibili politiche borghesi. Purtroppo quelle femministe, ecologiste, a favore del 99% e dei diritti dei e delle migranti vengono calpestate dalla mediazione e dal compromesso con i parlamentari della maggioranza. La Gioventù Socialista, con quest’azione, vuole sottolineare il suo distacco da questa logica. Alle cadreghe preferiamo portare avanti le nostre rivendicazioni e, piuttosto che andare al compromesso con chi giustifica l’ingiustificabile, preferiamo politiche sostenibili e veramente a favore di tutt*.
La campagna per il Gran Consiglio è ufficialmente iniziata. Nonostante il parlamento resti il luogo delle decisioni politiche cantonali, la Gioventù Socialista resta critica nei confronti di quest’istituzione. I compromessi che le dinamiche parlamentari impongono spingono le decisioni lontane dai veri interessi del 99% avvantaggiando solo la minoranza borghese.
Per questo motivo la Gioventù Socialista ha voluto lanciare un segnale di distacco da questo modo di gestire la lotta politica lasciando davanti al Palazzo delle Orsoline 21 “cadreghe” (una per ogni candidat* al Gran Consiglio), sulle quali erano attaccate delle rivendicazioni davvero a favore della popolazione.. La nostra battaglia politica non si svolge nel palazzo del potere borghese in cui il compromesso, l’istituzionalizzazione e gli interessi personalistici hanno portato la classe politica ad attuare iniziative lontane dai veri interessi della popolazione.
La nostra battaglia politica non è iniziata con l’uscita dei numeri di lista. La nostra battaglia continua oggi utilizzando lo spazio politico dei nostr* candidati e candidate per introdurre idee veramente a favore del 99% nel dibattito politico.
Rivoltiamo il Ticino. Rivoltiamo il palazzo delle Orsoline.