Quanto emerso dall'inchiesta del programma Falò la settimana scorsa riguardo le pratiche e, ancora più grave, l'attitudine del Dipartimento delle istituzioni diretto da Norman Gobbi verso le istituzioni democratiche è agghiacciante e pericoloso.
La Gioventù Socialista Ticino condanna quella che il presidente del governo ha dichiarato essere una politica condivisa dal Consiglio di stato in ambito di immigrazione. Condanniamo l'intolleranza e la violenza riservate al trattamento dei dossiers di onesti cittadini e oneste cittadine straniere, così come l'indifferenza del Dipartimento delle istituzioni, in particolare della sezione del controllo della popolazione, nei confronti di sentenze di giurisprudenza del tribunale amministrativo cantonale, il quale ha regolarmente criticato il potere esecutivo per un'applicazione della legge sistematicamente contraria alle sentenze emesse dal potere giudiziario.
Gobbi ha dimostrato di beffarsi delle istituzioni democratiche, suggerendo che malvolentieri avrebbe applicato la giurisprudenza in futuro. Continua inoltre ad alimentare l'odio razzista nei confronti dei cittadini europei e delle cittadine europei che risiedono nel nostro Cantone.
Pertanto, pretendiamo che l'attuale presidente del Consiglio di Stato si dimetta e che una procedura legale sia avviata nei confronti dei suoi colleghi che hanno apparentemente sostenuto la gestione del suo dipartimento, aiutandolo di fatto a infrangere le indicazioni del potere giudiziario.
Maggiori informazioni: Federica Caggìa