Le politiche del Dipartimento Istituzioni – e del Consiglio di Stato in toto – in materia di stranieri sono ignobili, illegali e non degne di uno stato di diritto! Il Consiglio di Stato, come qualsiasi altro organo istituzionale, deve rispettare le decisioni del potere giudiziario, altrimenti insorgono dei seri problemi di divisione dei poteri.
Domenica 27 settembre 2020, per denunciare le inaccettabili politiche attuate negli ultimi anni da parte del Dipartimento Istituzioni in materia di permessi, la Gioventù Socialista è scesa in piazza. Non possiamo tollerare delle tali ingiustizie, tanto più che persino il Tribunale Amminstrativo si è espresso contro il Consiglio di Stato rimproverandolo di non rispettare la giurisprudenza stabilita. Queste gravi azioni, fatte dal DI, ma più in generale dal Consiglio di Stato, non sono consone con le pratiche di uno Stato di diritto.
Quello che è accaduto in Ticino negli ultimi anni è molto grave e dimostra come il Cantone non stia funzionando come dovrebbe negli ultimi anni. Come Gioventù Socialista crediamo che sia necessario rendere attenta la popolazione su questi gravi fatti che non devono assolutamente cadere nell’oblio. A questo titolo speriamo che il Gran Consiglio approvi l’alta vigilanza sul Cosniglio di Stato, proposta dal Partito Socialista. Il comportamamento esibito dal DI mina il nostro Stato di Diritto così come la credibilità delle istituzioni ticinesi, sia in Ticino che all’estero come è stato provato da numerosi articoli sulla stampa internazionale.
Di fronte a questi avvenimenti straordinari, la Gioventù Socialista ha deciso di reagire con un’azione d’impatto. Domenica ci siamo recati in piazza della foca dove abbiamo incollato dei manifesti che denunciano questo tipo di politiche che stonano con i principi sui quali il Ticino, e gli altri Stati Occidentali, si sono costituiti negli ultimi 200 anni.
Il comitato GISO.
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