Aumento dei prezzi del trasporto pubblico: la GISO non ci sta!

06.06.2023 - Siro Fadini

Comunicato stampa del 6 giugno 2023

Dopo il finto regalo dell’AG Night ora un grosso rincaro dei prezzi di biglietti e abbonamenti. Mentre in paesi come la Germania e la Spagna i costi del trasporto pubblico diminuiscono, in Svizzera avviene il contrario. Ecco il risultato di una politica che crede che la mobilità sia un lusso.

Scandaloso: i biglietti per i mezzi di trasporto in Ticino aumenteranno di circa l’8% a partire da dicembre, mentre gli abbonamenti addirittura del 9/10% è uno schiaffo in particolare ai giovani e alle giovani, che usano maggiormente il trasporto pubblico! Senza parlare dell’ambiente! Ecco il risultato di una politica che crede che il trasporto pubblico sia un privilegio da cui trarre maggior profitto possibile. Noi la pensiamo all’opposto. Per questo rivendichiamo l’abolizione della prima classe e la gratuità dei trasporti pubblici, sovvenzionata grazie a una tassazione sulle grandi eredità e sui redditi da capitale.

Mentre la crisi climatica imperversa e le disuguaglianze sociali si aggravano, la politica svizzera guarda completamente dall’altra parte. Altrimenti non si potrebbe spiegare un aumento così drastico del costo dei mezzi pubblici. In Spagna i treni locali sono gratuiti per tutto il 2023 e in diversi paesi europei, come la Germania, vengono ripetutamente sperimentati mezzi di trasporto a prezzi stracciati: in Svizzera invece la tendenza è completamente all’opposto. Non è un caso: la maggioranza borghese in parlamento crede ancora che il trasporto pubblico sia un privilegio da garantire unicamente alla popolazione più benestante e, se possibile, un settore da cui trarre profitto. Non è nemmeno un caso che, da quando è iniziato il processo di semi-privatizzazione delle FFS, il servizio sia peggiorato e i prezzi aumentati. E a pagarne saranno ancora i e le giovani, in particolare quelli/e costretti/e a usare i mezzi pubblici per andare a scuola o al lavoro. Il risultato? Nessuna vera alternativa al trasporto motorizzato individuale, il quale causa una buona porzione delle emissioni di CO2 svizzere, oltre che inquinamento acustico, polveri fini e traffico.

Vogliamo un cambiamento di paradigma! La mobilità è un diritto e non un lusso. Per questo rivendichiamo la gratuità dei mezzi pubblici e l’abolizione della prima classe, in modo da garantire una capienza maggiore. Per finanziare queste misure, proponiamo una tassazione equa dei redditi da capitale e una tassazione sulle grandi eredità. Questo perché, mentre tutto aumenta (biglietti del treno, premi di cassa malati, costo del gas,...), l’1% diventa sempre più ricco. È ora che le priorità cambino!