Con razionalità e passione per migliorare la vita di tutt*

21.09.2019

Ero convinto che prima o poi qualcuno dei miei coetanei mi dicesse: «Per quale motivo ti candidi? Che cosa ne ricavi? È comunque inutile!».


Le cose non sono andate così. Certo, qualcuno non avrà condiviso la mia scelta di campo, ma, forse a causa della situazione sociale, climatica e politica che stiamo vivendo, ho sentito soprattutto consapevolezza e impegno. Tutti ormai sono costretti ad ascoltare il grido di allarme lanciato dalle manifestazioni per il clima e a rincorrerne le proposte. Tutti si rendono conto che le rivendicazioni delle donne vanno ascoltate. Tutti sanno che il lavoro, il salario e il potere d’acquisto sono a rischio, che i costi per la salute sono eccessivi. Molti - non tutti purtroppo - intuiscono che la democrazia stessa è in pericolo. Molti giovani sono consapevoli delle difficoltà in cui versano le loro famiglie o i conoscenti e sono giustamente preoccupati per il futuro. Sanno che bisogna darsi da fare per «cambiare ciò che li disturba» e che ci sono momenti in cui bisogna «metterci la faccia», assumendo responsabilità vere, al di là del puro interesse individuale. Ho la fortuna, a 18 anni, di frequentare persone impegnate solo per gli altri, senza false ingenuità o facili idealismi, con razionalità e passione, con il solo obiettivo di migliorare la vita di tutte e di tutti. Chi deve affrontare la fatica quotidiana e l’incertezza del futuro lo merita e ha il diritto di esigerlo. Simpatizzare per una sinistra solidale, umana e ambientalista è semplicemente questo. La gente lo sa e, a volte senza ammetterlo, idealmente condivide. È necessario però che non si contraddica e non tradisca con il voto chi storicamente ha combattuto per le conquiste sociali del nostro Paese e sostenga chi davvero sta dalla sua parte. Noi non aderiamo per essere eletti, ma per mettere a disposizione il nostro volto, il nostro nome e la nostra storia. Vogliamo crescere e imparare per lavorare ancor meglio. Sappiamo però di avere già nel presente valori da difendere e idee concrete da realizzare. Con le nostre proposte e la nostra azione vogliamo contribuire, con la GISO, lista sottocongiunta a quella del PS, a invertire gli equilibri al Consiglio nazionale ed eleggere una donna ticinese dell’alleanza Partito socialista-Verdi e Sinistra alternativa al Consiglio degli Stati. Ogni singolo posto di lavoro va difeso con tutti i mezzi e con tutte le forze, perché lì vi sono famiglie che vivono e perché la difesa della dignità del lavoro dice chi siamo. La socialità, l’istruzione e l’occupazione valorizzano la persona e garantiscono la vera sicurezza. La crisi climatica provocherà calamità e carestie, con inevitabili e drammatiche migrazioni. Dovremo cambiare i nostri comportamenti irresponsabili, così come il nostro modo di consumare e produrre. Gli incendi in Amazzonia sono l’emblema di quanto gli interessi economici sostenuti da una brutta politica sappiano essere devastanti. I prevedibili sacrifici individuali e collettivi dovranno essere compensati da una migliore redistribuzione della ricchezza e da uno stato sociale potenziato, altrimenti saranno sempre i soliti a dover pagare, coscienti che senza un’azione politica collettiva e responsabile dell’intera società non si otterrà alcun risultato. I diritti umani sono sempre più spesso disattesi e la politica di destra fa di tutto per delegittimarne i principi fondamentali, tollerando e alimentando disuguaglianze, emarginazione, povertà e violenza, così come gravissime derive autoritarie e razziste. La situazione nelle aree meno sviluppate è drammatica, mentre nelle nazioni più ricche le ingiustizie aumentano, la socialità è a rischio e la democrazia è sotto attacco. Campagne ingannevoli, anche da noi, utilizzano indiscriminatamente gli stranieri come pretesto per ottenere le maggioranze sufficienti per ridurre le conquiste sociali, favorendo i privilegi e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Ecco perché non è inutile candidarsi! I cittadini vogliono che qualcosa cambi e desiderano che si reagisca con razionalità, fermezza e fiducia propositiva. Il lavoro ci dà il pane, regge la società ed è cultura; l’ambiente e il clima ci danno la vita; i diritti la libertà. Proviamo a costruire insieme un nuovo progetto solidale, plurale, umano e civile. Possiamo farlo e si farà.



Articolo di Yannick Demaria, apparso sul Corriere del Ticino il 21 settembre