Comunicato stampa: La GISO si impegna nel referendum contro la legge anti terrorismo

14.12.2020

Il 25 settembre 2020 il parlamento nazionale borghese ha approvato una nuova legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. La Gioventù Socialista Ticino si impegna nel referendum contro la legge anti terrorismo. La legge è arbitraria e contraria alla separazione dei poteri, alla CEDU (convenzione europea sui diritti dell’uomo), e alla convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo.

Come Gioventù socialista Ticino ci schieriamo contro una legge arbitraria e contraria ai principi della separazione dei poteri: le misure della nuova legge non saranno infatti ordinati dal tribunale, ma dall’ufficio federale della polizia Fedpol, sulla base di semplici sospetti. La legge rivede la definizione di attività terroristica, dandone una definizione molto vaga, di modo che pure l’allarmismo a sfondo politico è sufficiente perché una persona possa essere considerata un terrorista.

La nuova legge approvata dal Consiglio nazionale contraddice inoltre la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo. La legge viola la CEDU in quanto i sospetti potranno essere messi in carcere preventivo senza alcun bisogno da parte degli inquirenti di provare i loro sospetti. Ciò costituisce una privazione della libertà ed è contrario alla CEDU. Le misure preventive possono allo stesso modo applicarsi a fanciulli a partire da 12 anni – 15 in quel che concerne il carcere preventivo – e ciò è contrario alla dichiarazione dell’ONU sui diritti del fanciullo.

Per queste ragioni come Gioventù Socialista combatteremo affinché una legge arbitraria, contraria alla separazione dei poteri, alla CEDU e alla dichiarazione dell’ONU sui diritti del fanciullo, non possa venir applicata in Svizzera.