La Sinistra all'offensiva: le 9 rivendicazioni per il prossimo secolo

19.03.2018

Comunicato stampa
La GISO Svizzera ha scelto ieri, al secondo giorno della sua assemblea annuale, le nove rivendicazioni per il prossimo secolo, in onore del centenario dello sciopero generale. È inoltre stata approvata una risoluzione sulla riforma dell’AVS, che pone i paletti che dovrebbero valere per il prossimo progetto e sono stati eletti Lewin Lempert e Bertil Munk alla vicepresidenza. Ospite era il Consigliere nazionale Cédric Wermuth.

La GISO Svizzera ha colto l’occasione del giubileo centenario dello sciopero generale per spingere la Sinistra all’attacco. I 200 delegati giunti a Berna per i due giorni di assemblea annuale hanno discusso un intero week-end, votando alla fine le seguenti nove rivendicazioni:

  1. Settimana lavorativa di 25 ore

  2. Pensione popolare

  3. Riduzione dell’impronta ecologica ad una terra

  4. Abolizione dell’esercito

  5. Sistema sanitario e formativo gratuito

  6. Statalizzazione del terreno

  7. Quote di donne* in politica e in economia

  8. Cittadinanza per tutt*

  9. Imposta sulle eredità del 100%


Queste rivendicazioni hanno lo scopo di fungere da linee guida politiche per il lavoro della GISO. «In un sistema in cui ti viene detto ogni giorno che non ci sono alternative, non esiste atto più rivoluzionario che credere ad alternative, sognarle e lottare per esse», commenta la presidente della GISO Tamara Funiciello il risultato.
Oltre a queste trattande politiche si sono anche tenute le elezioni del comitato direttivo, che ha visto la rielezione di tutti i membri dello stesso. Anche Tamara Funiciello, la presidente della GISO, e Laura Riget, rappresentante del Ticino, sono state confermate. Lewin Lempert, ex co-presidente della GISO Zurigo e segretario del Gruppo per una Svizzera senza esercito, e Bertil Munk, ex coordinatore GISO Vaud e segretario internazionale della GISO Svizzera, hanno assunto la vicepresidenza.
La GISO Svizzera ha inoltre deciso di sostenere l’iniziativa moneta intera e di non appoggiare invece il referendum sui giochi in denaro; entrambi verranno sottoposti al voto popolare a giugno.