Proteggiamo ciò che è rimasto del nostro territorio

15.01.2019

Un metro quadrato. Un altro. Un altro ancora. Nei pochi secondi che hai dedicato alla lettura di questo articolo, sono stati cementificati in Svizzera l’equivalente in metri quadrati di spazi verdi. Un metro al secondo, per un totale che corrisponde a 8 campi da calcio al giorno. Cementificazione che continua imperterrita da decenni con conseguenze disastrose per la natura, il paesaggio, la biodiversità, i trasporti e il consumo energetico. Se un certo sviluppo urbano è senza dubbio necessario per rispondere alla crescita demografica e alle esigenze dei nuovi abitanti, in un paese piccolo e montagnoso come il nostro, pensare che ognuno possa abitare in una casetta unifamigliare con giardinetto a fianco è una mera illusione.
Dopo anni di cementificazione selvaggia, abbiamo ora finalmente la possibilità di porre fine a questo spreco di spazi verdi votando sì all’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti il prossimo 10 febbraio. Questa iniziativa indica la via per un uso ragionevole del suolo, fermando la cementificazione e puntando invece su un’urbanizzazione sostenibile: concretamente chiede di congelare la superficie complessiva delle zone edificabili in Svizzera e di ammettere nuove zone edificabili soltanto a condizione che altrove una superficie di dimensioni almeno equivalenti sia tolta dalla zona edificabile. Eccezioni potrebbero essere fatte per l’agricoltura o per l’infrastruttura pubblica. Allo stesso tempo si chiede allo Stato di favorire la costruzione di cosiddetti “quartieri sostenibili”, zone con un’alta densità abitativa e che rispettano gli standard ambientali.
Questa iniziativa è il giusto equilibrio tra la necessaria creazione di spazi abitativi che rispondano ai bisogni della popolazione e la salvaguardia degli spazi verdi, garantendo così un’elevata qualità di vita a noi cittadini e cittadine.
Laura Riget, candidata CdS e GC
Articolo apparso su La Regione il 15 gennaio 2019