Assorbenti e tamponi: quali le alternative?

27.01.2022 - Chiara Casartelli

Anno dopo anno ci rendiamo conto di quanto l’essere umano, ed il suo stile di vita, stiano avendo un forte impatto sul nostro pianeta. È per questo motivo che dovremmo ogni giorno fare delle scelte più consapevoli e quando possibile sostenibili. Con il termine sostenibile si indica quindi non solo il rispetto dell’ambiente, ma anche quello sociale ed economico. Quando si parla di mestruazioni è difficile collegare questo tema con il concetto di sostenibilità.

In media una persona ha il ciclo per circa 40 anni, il che vuol dire circa 2400 giorni dove possono essere usati diversi prodotti per l’igiene mestruale, per la maggior parte usa e getta che creano una mole di rifiuti non trascurabile. Infatti, viene stimato che nel corso della sua vita una persona con il ciclo usa tra 5 e 15 mila assorbenti e tamponi. La loro composizione, ma anche tutti gli imballaggi, costituiti per la maggior parte da plastica, non sono biodegradabili.

Questo non significa dover smettere di utilizzare tamponi ed assorbenti o di doverli utilizzare in minor quantità, rischiando così di danneggiare la propria salute. Bisogna cercare delle alternative come:

  • la coppetta mestruale che può durare fino a 12 anni, è sicura e facile da usare, sebbene non sia adatta a tutti i corpi.
  • gli assorbenti riutilizzabili: possono assorbire più di un normale assorbente monouso con una durata che va dai tre ai cinque anni.
  • la biancheria intima da ciclo: possono assorbire dai 3 ai 5 cucchiaini di sangue mestruale, sono assorbenti e lavabili.

Ognuno di noi può dare il suo contributo, ma sicuramente le istituzioni possono, e devono, fare di più per aiutare la singola persona a fare una scelta più sostenibile. Per fare ciò gli spazi fuori casa come scuole e posti di lavoro devono adeguarsi ai più ecologici sistemi d’igiene intima.

Uno studio del 2014 ha dimostrato come generalmente questi luoghi sono progettati per assorbenti monouso, ma con semplici modifiche queste problematiche verrebbero risolte.

Inoltre è importante sottolineare come una persona con il ciclo spenda in media 12.800 $ per i prodotti igienici usa e getta, sul lungo termine è stato calcolato che i prodotti riutilizzabili possono rappresentare una forma di risparmio.

È per questi diversi motivi che le istituzioni dovrebbero incentivare l’uso di prodotti più sostenibili.

Chiara Casartelli, membro GISO