Questa volta per i giovani (ma non solo) votare sarà facile.

12.11.2019 - Yannick Demaria

Apparso su LaRegione il 12.11.2019.

Votare al ballottaggio per gli Stati è tecnicamente semplice: la scheda è una sola, i candidati sono quattro e può bastare una crocetta. Questa volta, però, per tutti i giovani preoccupati per l’ambiente e i problemi della gente comune sarà facilissima anche la scelta.Abbiamo imparato dalla buona civica che i politici vanno giudicati non sulla base delle promesse elettorali bensì sulla coerenza delle loro azioni e delle loro decisioni. La classifica stilata dall’osservatorio Ecorating è chiara, quasi impietosa. Nel quadriennio che si conclude i quattro candidati al Consiglio degli Stati così hanno sostenuto le proposte in difesa dell’ambiente: Marina Carobbio il 100%; Filippo Lombardi il 38.9%; Giovanni Merlini il 24.5%; Marco Chiesa l’1.9%!
Di fronte a questa puntuale rilevazione è evidente che una sola candidata può vantare un comportamento costante e meritare l’appoggio di tutte le persone sensibili alle questioni ecologiche. Essere ecologisti al 24.5% o al 38.9% non significa assolutamente nulla. Se sui temi importanti si è in grado di agire in modo deciso e conseguente, senza dover dipendere dalle lobby, si può ambire a ottenere la fiducia degli elettori, altrimenti tutte le dichiarazioni preelettorali sono vuote parole.
Marina Carobbio rappresenta l’intera area ambientalista e solidale e raccoglie l’appoggio incondizionato di tutte le associazioni. Grazie al suo riconosciuto impegno, conquista la simpatia di chi si preoccupa per il futuro di tutti, anche al di là delle differenze di partito. Per questo noi giovani e giovanissimi (ma non solo noi) non avremo dubbi: voteremo per lei.Anche per le donne la scelta è facilissima: è un’occasione unica, un fatto di giustizia e democrazia. Non riesco a immaginare che il Ticino, nell’anno in cui tutti declamano le pari opportunità e la parità salariale, non sia in grado di farsi rappresentare in modo equilibrato agli Stati da un uomo e da una donna. E non si tratta solo di equità: Marina Carobbio, sempre brillantemente rieletta, è persona esperta e Presidente del Consiglio Nazionale!
Questa volta non potrà sbagliare nemmeno chi conosce le difficoltà e la fatica del vivere quotidiano. Le spese per la salute e per l’affitto, i salari insufficienti, il lavoro precario o stressante e difficile da trovare non guardano in faccia a nessuno. Non importa se sei socialista, verde, popolare, liberale o leghista: gli aumenti dei premi dalle casse malati riguardano tutti, così come la diminuzione costante del potere d’acquisto! È venuto il momento di affidare il compito di difenderci a chi ha dimostrato di stare sempre fra la gente e dalla parte di chi ha bisogno.Al Consiglio degli Stati due uomini di centro o di destra è da un po’ che li abbiamo e i problemi rimangono! Ora il Ticino merita qualcosa di diverso: una sensibilità sociale, ambientale, umana e culturale declinata al femminile. Un piccolo gesto semplice potrà significare molto: una crocetta accanto al nome di Marina Carobbio entro il 17 novembre!

Yannick Demaria