SÌ alla direttiva UE sulle armi per più sicurezza e NO all’ingannevole RFFA

16.04.2019

Comunicato stampa - La Gioventù Socialista Ticino ha preso posizione riguardo gli oggetti federali in votazione popolare il prossimo 19 maggio, raccomandando di sostenere la direttiva UE sulle armi e di respingere invece l’ingannevole riforma fiscale-sociale RFFA.

Negli ultimi anni il numero di morti a causa delle armi da fuoco è cresciuto parallelamente al nuovo aumento della vendita di quest’ultime, facendo così anche aumentare il rischio di violenza domestica. La maggior parte degli omicidi avviene infatti all’interno del circolo famigliare e le vittime sono soprattutto donne. È necessario intervenire con urgenza per questo la Gioventù Socialista sostiene la direttiva EU sulle armi che ha l’obiettivo di limitare l’accesso a quelle semiautomatiche, permettendone l’acquisto solo alle persone registrate in una società di tiro sportivo.
Tutti gli Stati membri dello Spazio Schengen sono tenuti a implementare questa legislazione, rischiando in caso contrario l’esclusione dallo stesso. La Svizzera non può correre questo rischio, in quanto l’esclusione provocherebbe gravi perdite in termini economici e di sicurezza. La Gioventù Socialista Ticino invita dunque ad appoggiare, il prossimo 19 maggio, le nuove regolamentazioni europee che permettono di raggiungere un maggiore livello di sicurezza e una diminuzione delle violenze effettuate con armi da fuoco nel nostro paese.
Lo scorso 29 aprile 2018, con soli 193 voti di scarto, è stata approvata in Ticino la riforma fiscale, che proponeva una serie di sgravi alle grandi imprese e alle fasce più benestanti della popolazione. Fu un dibattito molto acceso, anche a causa del subdolo ricatto da Parte del Governo che ha deciso di ignorare la sentenza del Tribunale Federale sulla mancata unità di materia nel caso di una simile “riforma fisco-sociale” nel Canton Neuchâtel. Il Governo Ticinese aveva quindi “ben pensato” di aggirare questa limitazione. I due oggetti furono formalmente separati, ma pur non dovendo votare unitariamente sulle due materie, la parte sociale sarebbe stata comunque abrogata in caso di bocciatura della parte fiscale. Questo era uno dei principali motivi per cui la GISO, seguita poi dal PS Ticino, aveva deciso di opporsi: non abbiamo intenzione di accettare abusi o raggiri al regolare processo democratico! Per lo stesso motivo, la GISO, sia a livello svizzero che ticinese, si oppone fortemente alla RFFA per noi è inaccettabile stabilire legami arbitrari tra politica fiscale e politica sociale.
Indipendentemente da questa unione illegittima di materie differenti, la riforma è problematica anche dal punto di vista del contenuto. L’eliminazione giusta e necessaria di privilegi fiscali per le Società a Statuto Speciale, come imposto dalle legislazioni internazionali, non deve essere subordinata ad ulteriori sgravi fiscali: i privilegi vanno eliminati e basta, senza concedere altri sconti a chi non ne ha bisogno!Per questo motivo la GISO Ticino invita a votare contro la RFFA e si impegnerà affinché il PS Ticino, coerentemente con la sua posizione riguardo la riforma fiscale ticinese, la respinga a sua volta.